“Con la Nota di aggiornamento al Def oggi è possibile tracciare i confini della manovra e delle misure che conterrà la legge di Bilancio”. Lo ha detto il senatore Paolo Guerrieri, relatore della Nota di aggiornamento al Def, nel corso dell’illustrazione del documento all’aula di Palazzo Madama.
“Secondo il quadro tendenziale contenuto nella Nota – ha spiegato il parlamentare dem – l’economia crescerebbe dell’1,2% nel 2018 e 2019, mentre le proiezioni del quadro programmatico indicano un proseguimento più favorevole dell’espansione in questi due anni pari all’1,5%. La manovra sarà di circa 20 miliardi di euro, gran parte dei quali serviranno per eliminare gli aumenti dell’Iva previsti nel 2018. Le risorse restano limitate e dovranno essere concentrate su pochi obiettivi, indicati nel rilancio degli investimenti, pubblici e privati, interventi sull’occupazione, incluso quello sul costo del lavoro con sgravi contributivi per sostenere l’impiego dei giovani, e sul rafforzamento delle misure contro la povertà”.
“Quanto alla finanza pubblica – ha proseguito Guerrieri – la Nota presenta un quadro migliore del Def di aprile, grazie anche a un quadro macroeconomico più favorevole. Tutto ciò è positivo, ma non ci si può accontentare. La crescita va accompagnata da un’accorta politica di bilancio, che prepari il terreno a nuove, incisive riforme. Il rischio da evitare è disperdere il ‘dividendo’ della maggiore crescita facendo lievitare il debito. Il superamento della crisi deve spingerci invece a portare avanti ulteriori politiche anti debito e per la crescita. Sarebbe un modo – ha concluso il senatore Pd – di metterci alle spalle vecchi modelli che in passato ci hanno penalizzato”.


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