“E’ semplicemente inaudito che in Italia vi siano due farmaci oncologici in vendita solo a pagamento ed a costi elevatissimi. E’ una palese violazione della Costituzione”. Così la senatrice Maria Spilabotte spiega la presentazione di una interrogazione parlamentare al Ministro della Salute per chiedere delucidazioni su un provvedimento dello scorso Governo Monti che ha consentito a due farmaci antitumorali, il pertuzumab (Roche) e l’afibercept (Sanofi-Aventis), autorizzati dall’Aifa (Agenzia italiana per il farmaco) il 27 maggio scorso di essere ammessi in farmacia, ma a totale carico del malato. Prosegue la Senatrice Spilabotte: “Nonostante siano molti i farmaci innovativi disponibili solo a pagamento, non si era mai arrivati a mettere in vendita senza rimborso farmaci salvavita come quelli oncologici. Siamo di fronte ad un’ingiustizia che non può essere tollerata. Una legge che penalizza non solo le classi più disagiate, ma perfino quelle medie, viste che le cifre dei farmaci in questione sono davvero sproporzionate rispetto al tenore di vita della maggioranza degli italiani, anche escludendo il fattore crisi, poiché costano migliaia di euro a settimana. I farmaci oncologici devono essere gratuiti. Lo Stato deve aiutare tutti i cittadini. In questo modo, invece, si potranno curare solo i miliardari. L’art. 32 della Costituzione Italiana, nel sancire la tutela della salute come “diritto fondamentale dell’individuo e interesse della collettività”, di fatto obbliga lo Stato a promuovere ogni opportuna iniziativa e ad adottare precisi comportamenti finalizzati alla migliore tutela di tutti i cittadini e per questo motivo ho presentato una interrogazione al Ministro della Salute per chiedere spiegazioni in merito ed un intervento immediato sulla questione”.

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