Ignazio Marino, già presidente della Commissione d’inchiesta sul Servizio Sanitario Nazionale e promotore dell’articolo di legge che ha fissato la chiusura degli Ospedali psichiatrici giudiziari al 31 marzo 2013, ora prorogata dal decreto Balduzzi in discussione al Senato. Marino è intervenuto oggi in Senato. 

‘Come lo stesso capo dello Stato Giorgio Napolitano ha detto riferendosi agli Ospedali psichiatrici giudiziari, è inaccettabile e intollerabile per un paese che si definisce appena civile consentire che queste strutture restino aperte anche solo un giorno in più. La Commissione d’inchiesta sul Servizio Sanitario Nazionale che ho presieduto, con la collaborazione del Parlamento e del Governo, è riuscita a far approvare una legge che fissa dei termini certi per la chiusura di quei luoghi. Luoghi in cui mancano le cure e il rispetto per la dignità degli ammalati, dove un ragazzo è ancora rinchiuso dal 1993 per aver rubato 7mila lire mettendosi una mano in tasca e fingendo di avere una pistola. Sono soddisfatto che questo Paese stia risolvendo una situazione che è una vergogna per tutti noi. Sono soddisfatto che l’anno scorso, nonostante la grave crisi economica, abbiamo trovato 272 milioni di euro da investire in questa riforma. Adesso però io chiedo un impegno a tutte le istituzioni affinché questa sia davvero l’ultima proroga. Non può essercene un’altra: questo atto che stiamo approvando oggi indica che, se nei prossimi mesi non ci saranno soluzioni, dovrà essere scelto un commissario unico per tutto il Paese che risolva definitivamente questo orrore per cui ci siamo meritati dal Consiglio d’Europa la definizione di torturatori’.