“Siamo addolorati e attoniti per il ribaltamento di un’imbarcazione
carica di migranti a poco più di 100 miglia dalle coste calabresi, a quanto pare
avvenuto in acque Sar italiane”. È quanto in una nota afferma il senatore Nicola Irto,
segretario del Partito democratico della Calabria, che aggiunge: “Si tratta di una
tragedia che ha colpito persone afghane, iraniane e curde, che ci tocca nel profondo e
con la memoria e la coscienza ci riporta al naufragio di Cutro del 26 febbraio 2023,
per cui è stata appena chiesta proroga delle indagini. Finora, in questo più recente
caso di cronaca, ci sarebbero 64 dispersi in mare, mentre una donna è deceduta e 11
sono i superstiti recuperati dai soccorritori. È un quadro raggelante, cui si
aggiungono i dieci morti da poco trovati all’interno di un barchino in acque Sar
maltesi, a sud di Lampedusa”.
“Non si può restare fermi, indifferenti, muti e rassegnati davanti alla continua
perdita di vite umane a due passi da casa nostra. Serve una soluzione europea verso cui
spingiamo, ma – evidenzia il senatore dem – il governo italiano è chiamato, ora più che
mai, alla responsabilità, alla serietà, alla ragionevolezza e al confronto senza
pregiudizi con le opposizioni. Non possiamo permettere che il Mediterraneo – conclude
Irto – resti un cimitero di migranti e non possiamo limitarci a scuotere le spalle, a
rinviare ogni volta il problema, che è anzitutto di umanità e civiltà”.


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