“Cancellare il reddito di cittadinanza significa ferire i deboli, creare enormi divari sociali e impoverire le comunità, soprattutto del Sud, rendendole più penetrabili e ricattabili da parte delle mafie”. Così il senatore calabrese e segretario regionale del partito Nicola Irto (Pd). “Nel merito – aggiunge – MELONI e sodali hanno commesso un errore imperdonabile: hanno colpito il Mezzogiorno e confermato di volere un’Italia esclusiva, tutta a misura di ricchi. Secondo il GOVERNO attuale a trazione leghista, la povertà è un peso di cui liberarsi, un problema da nascondere e tenere lontano, una condizione da respingere, da punire in maniera esemplare”. “Privare centinaia di migliaia di famiglie dell’unica fonte di sostentamento – continua – è disumano, è tutt’altro che cristiano e, insieme al folle progetto dell’autonomia differenziata, va ad aumentare le differenze tra il Nord e il Sud del Paese: economiche, sociali, culturali, di diritti e di servizi”. “Nel contesto – conclude Irto – è inquietante il silenzio rassegnato e complice degli eletti del centrodestra nei vari territori meridionali”.


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