“Ingerenze nell’attività di un altro Ente di promozione sportiva, ma anche sanzioni ai propri tesserati che eventualmente partecipavano alle sue attività , così come alle società sportive e polisportive che mettevano a disposizione i propri impianti. Questi alcuni dei comportamenti che la Federazione italiana Tennis starebbe mettendo in atto per ottenere di fatto l’esclusività del tesseramento, applicando in malo modo norme esistenti. Un comportamento che rischia di mettere in crisi non solo l’Ente di promozione sportiva che si è visto costretto a ricorrere al Garante della concorrenza per tutelare la propria posizione, ma anche decine di associazioni sportive, che anche sul territorio di molte regioni sono il vero motore dello sport di base”. lo dice il senatore del Pd Stefano Vaccari, che ha chiesto un intervento del Coni con un’interrogazione parlamentare sottoscritta da 20 colleghi del Pd, Lega, Ncd e Misto.

“Per questo, insieme ad una ventina di colleghi di diverse forze politiche – spiega Vaccari – abbiamo presentato un’interrogazione al Governo per chiedere se il Coni sia a conoscenza di questa situazione e come eventualmente abbia intenzione di intervenire. Consideriamo la situazione grave a tal punto da domandare all’Esecutivo, fermo l’accertamento della legittimità delle accuse mosse alla Fit o meno nelle opportune sedi, se non ritenga opportuno in ogni caso invitare il Coni a riferire in Parlamento e se non ci siano comunque gli estremi per la nomina di una Commissione ministeriale di verifica. Quanto denunciato infatti, se accertato, non può non avere rilevanza parlamentare, viste le finalità pubblicistiche della FIT e i relativi contributi pubblici che riceve, ma anche le possibili gravi conseguenze economiche di un eventuale contenzioso risarcitorio, così come la possibile rilevanza ai fini di un commissariamento per accertate gravi irregolarità della gestione o di gravi violazioni dell’ordinamento sportivo da parte degli organi federali.


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