“Siamo in Aula per discutere del
provvedimento più importante dell’anno parlamentare, quello che
forse incide di più sulla vita degli italiani e delle italiane”.
Lo ha detto la senatrice Pd, Francesca La Marca, eletta nella
circoscrizione estero, ripartizione America Settentrionale e
Centrale, intervenendo in Aula nella discussione generale sulla
legge di bilancio.
“Potrei soffermarmi sull’aumento dell’Iva sui prodotti per
l’infanzia, sulla diminuzione del bonus psicologico, dei 25
milioni dell’anno scorso ai soli 8 per il 2024, potrei parlare
del pasticcio sui fondi per il Ponte sullo Stretto, sottratto dai
Fondi di coesione per il Sud, ma in questo mio intervento vorrei
concentrarmi invece esclusivamente sulle mancate politiche per
gli italiani all’estero in questa legge di bilancio e in generale
da parte di questo governo”, ha aggiunto la senatrice Dem.
“Vi ricordate lo slogan prima gli
italiani? Beh questo slogan ha dominato la propaganda della
maggioranza negli ultimi anni ma evidentemente il ragionamento
non vale per gli italiani residenti fuori dai confini nazionali
che, secondo gli ultimissimi dati, hanno raggiunto i 7 milioni di
iscritti Aire, senza contare moltissimi cittadini che ancora non
sono iscritte al registro e chiaramente i milioni di oriundi
italiani nel mondo”, ha proseguito La Marca.
“Sono stata eletta nella ripartizione Nord e Centramerica e ho
l’onore di rappresentare circa 500 mila concittadini, senza
contare centinaia di migliaia di italiani che sono in attesa di
riacquistare la cittadinanza perché i termini per il riacquisto
sono chiusi da ormai 25 anni”, ha sottolineato.
“Ogni anno il numero degli iscritti
Aire aumenta e così aumenta anche il numero di concittadini che
necessitano di servizi efficienti. Immaginate se ogni anno una
città come Agrigento, Benevento o Carrara sparisse del tutto dal
territorio italiano per riapparire in varie parti del mondo. Per
ben oltre un decennio il blocco del turnover del ministero degli
Esteri ha comportato una drastica riduzione del personale di
ruolo nelle nostre sedi consolari ma questo governo continua ad
ignorare l’importanza dei servizi consolari, non riconosce che
fornire servizi adeguati, degni di una nazione ricca, occidentale
quale l’Italia, ha un diretto impatto sulla reputazione del
nostro Paese nel mondo e rappresenta, o almeno dovrebbe
rappresentare, il nostro biglietto da visita all’estero”, ha
detto ancora.
“Con l’aumento ogni anno dei
connazionali che decidono di trasferire la residenza all’estero
si dovrebbe avere un piano mirato, lungimirante, proiettato verso
il futuro e invece questo governo sceglie di guardare dall’altra
parte ed ignorare le criticità della nostra rete diplomatico
consolare che prima o poi tocca tutti gli italiani nel mondo.
Ebbene proprio per questo, per cercare di colmare questa lacuna,
ho presentato un emendamento che chiedeva di bandire uno o più
concorsi pubblici o di far scorrere le graduatorie vigenti con il
fine di aumentare ulteriori 100 unità di personale per il 2023 e
420 per il 2024. Ma l’emendamento è stato bocciato”, ha
proseguito la senatrice dem.
“Sempre a sostegno della nostra rete
consolare, ho presentato un emendamento per aumentare la
dotazione del rimborso spese ai nostri consoli onorari nel mondo,
i quali forniscono un servizio prezioso al Maeci, praticamente a
costo zero. L’emendamento chiedeva un aumento di appena 400 mila
euro per tutti i 344 console onorari nel mondo, una cifra
sostanzialmente irrisoria, ma anche questo mi è stato negato”, ha
ricordato.

“Passiamo al turismo di ritorno o turismo delle radici: un tema
che, chi conosce il mio impegno parlamentare, sa che mi sta molto
a cuore per il quale mi sono spesa. Come sicuramente saprete il
Maeci ha intitolato l’anno 2024 come ‘Anno delle radici
italiane’, un grande evento di richiamo per gli emigrati italiani
nel mondo e per i loro discendenti. Alla luce di questo
importante appuntamento per i connazionali italiani all’estero ma
soprattutto per il settore turistico di questo Paese ho
presentato due emendamenti importanti”, ha evidenziato La Marca.

“Nella legge di bilancio di tre anni
fa, nel 2021, all’apice di un periodo così difficile dal punto di
vista economico e sanitario per il nostro Paese, sono riuscita a
far approvare un emendamento che per gli ultimi tre anni ha
consentito l’ingresso gratuito agli iscritti Aire ai musei
pubblici e ai parchi archeologici statali. In questi tre anni,
nonostante il Covid, sono milioni i concittadini nel mondo ad
aver usufruito di questo mio emendamento. In un momento così
difficile per il nostro Paese, questi nostri concittadini hanno
contribuito alla ripresa economica dell’Italia con introiti che
hanno superato di gran lunga il costo alla scontistica prevista
poiché hanno pernottato, mangiato e comprato italiano durante il
loro soggiorno. Peccato però che questo governo non abbia voluto
riconoscere il valore di questo emendamento e che non abbia
voluto rinnovarlo. Peccato che questo governo si riempie la bocca
di orgoglio italiano nel mondo senza mai dimostrarlo nei fatti”,
ha continuato nell’Aula del Senato.
“Idem per quanto riguarda la modesta
scontistica proposta dalla sottoscritta per incentivare il
turismo ferroviario sul territorio nazionale sempre per gli
iscritti Aire e per i nostri Comites, organismi di rappresentanza
di base, presenti in tutto il mondo, dove vi è una comunità
italiana importante a sostegno soprattutto dei nuovi arrivati e
che forniscono un servizio fondamentale, ma per i quali rimangono
dimezzati fondi erogati rispetto al governo precedente”, ha
aggiunto.

“Sul fondo lingua e cultura per i nostri enti promotori di lingua
italiana anche questo dovrebbe essere il nostro biglietto da
visita nel mondo perché attrae visitatori nel nostro Paese e
perché assicura la continuità della nostra lingua per le
generazioni successive. Invece tutti gli emendamenti bocciati”,
ha continuato.

“Le mancate politiche a favore degli
italiani nel mondo, in questa legge di bilancio e da parte di
questo governo in generale, non sono un torto che si fa agli
emigrati ma rappresentano invece un grande torto all’Italia. Gli
italiani nel mondo non hanno bisogno di mancette ma di politiche
lungimiranti che sappiano valorizzare questo grande bacino con
enorme potenziale soprattutto economico è che sono tra l’altro i
più grandi promotori del Made in Italy e che contribuiscono alla
ricchezza di questo paese. Peccato per l’ennesima opportunità
sprecata”, ha concluso La Marca.


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