“Via Rasella è stata una pagina tutt’altro che nobile della resistenza, quelli uccisi furono una banda musicale di semi-pensionati e non nazisti delle SS, sapendo benissimo il rischio di rappresaglia su cittadini romani, antifascisti e non”. E’ quanto ha detto il presidente del Senato Ignazio La Russa.
La risposta di Francesco Boccia, presidente dei senatori Pd: “È grave che la seconda carica di uno Stato nato dalla Resistenza e dalla guerra di liberazione, parli di via Rasella e della lotta partigiana nel modo in cui lo ha fatto nell’intervista a Libero. Siamo di fronte ad un esempio di revisionismo storico che, inoltre, sposa il punto di vista dei fascisti. Mi dispiace per La Russa ma non è accettabile mettere sullo stesso piano i partigiani che combattevano per liberare l’Italia e i nazifascisti”.

Boccia: “Inaccettabile ricostruzione storica da La Russa”
Parrini: "Da La Russa fazioso revisionismo, diffama Resistenza"
Verducci: "La Russa porti rispetto"
Zampa: “Parole La Russa indegne”