“Abbiamo assoluto rispetto per i pronunciamenti dell’Autorità per la concorrenza ma nel caso dell’equo compenso il richiamo, fatto ai presidenti delle Camere e al premier, ad una possibile reintroduzione alle tariffe minime ci pare immotivato”. Così dichiara il senatore Silvio Lai, relatore al di fiscale, proponente della normativa su equo compenso contenuta nel decreto.

“Non siamo – spiega Lai – per il ritorno alla tariffa minima, il contesto è davvero differente. Il Senato ha voluto operare per garantire un equilibrio nel mercato e tutelare i professionisti nel loro rapporto con banche e assicurazioni, rendendo illegali pratiche improprie e clausole vessatorie come purtroppo è invece emerso in questi anni. Quanto poi all’estensione alla pubblica amministrazione del solo principio dell’equo compenso, ci si richiama ad una norma prevista all’articolo 36 della nostra Costituzione e il Senato ha voluto richiamare lo Stato ad applicare esso stesso – conclude Lai – comportamenti e pratiche richieste a terzi”.


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