La lista dei 31 senatori democratici indisponibili a votare il ddl sulle unioni civili, se corredato della stepchild adoption, ha seminato il panico nelle file del Pd. Ma l`iniziativa di Gay.it, pur se soggetta a qualche smentita degli interessati, ha indubbiamente colpito nel segno. Prova ne sono i toni di numerosi esponenti democratici, che hanno affollato le agenzie di dichiarazioni allarmate e allarmanti, che evocavano addirittura, di fronte alla pubblicazione di nomi e foto dei presunti senatori malpancisti, paralleli con le  liste di proscrizione. «Quelli di Gay.it devono chiedere scusa, è un`iniziativa persecutoria, degna di regimi di altri tempi», tuona il senatore Pd Nicola Latorre, incluso anche lui nell`elenco dei “perplessi”.
Senatore, avete parlato di liste di proscrizione. Non le pare un`enormità?
«Nessuna esagerazione. É vero che dobbiamo rispondere agli elettori delle nostre posizioni. Ma Gay.it ha sparato nel mucchio. Il metodo delle decimazioni è inaccettabile».
Addirittura le decimazioni? Le indiscrezioni sulle vostre posizioni, corredate di nomi e cognomi, sui media si leggono ogni giorno. Dov`è la differenza?
«La differenza è nel metodo. Non si può essere additati così alla pubblica gogna senza le opportune verifiche».
Sul sito però, di smentite ne sono arrivate poche. Non è che Gay.it ha messo le dita su una piaga che nel Pd brucia parecchio?
«Figurarsi se ciascuno di noi debba rendere conto a Gay.it!»
Sono in molti ad aver chiarito. L`iniziativa è stata quanto meno efficace.
«Dice una sciocchezza. Che nel Pd ci fosse un dibattito interno sul tema delle unioni civili non è una grande scoperta».
Eppure, dopo la blacklist, 37 deputati del Pd hanno firmato un documento che chiede lo stralcio della stepchild e alcuni senatori Pd hanno depositato un emendamento sull`affido forzato. Una coincidenza, quindi.
«Io rispondo solo per me stesso. Le motivazioni che hanno indotto senatori e deputati a intraprendere le iniziative di cuiparla, deve chiederle ai firmatari».
Gay.it li ha costretti a uscire allo scoperto.
«Sa che le dico? A me pare che dietro questa blacklist ci sia la regia occulta di qualcuno che cerca di far saltare le unioni civili. Lo dico chiaro e tondo: se questo è l`obiettivo non ci riusciranno. Avremo la legge».
Sulla base di quale testo?
«Cercheremo una mediazione sulla base di un confronto costruttivo».
Per inciso: lei la stepchild adoption la voterebbe?
«Voterò ciò che decide il partito, come sempre. Gay.it deve avermi messo in lista soltanto perché sono fotogenico».


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