‘In Medio Oriente e in molte aree del Mediterraneo siamo di fronte a un profondo cambio di scenario che impone un salto di qualità per le forze di sicurezza dell’Occidente. E’ la prima volta che un’iniziativa terroristica si nutre di un progetto politico alimentato da una forte componente ideologica e questo implica anche una modifica nell’immaginario delle nostre iniziative militari’. Lo afferma Nicola Latorre, presidente della commissione Difesa a Palazzo Madama, intervenendo alla conferenza internazionale organizzata dal Gruppo del Pd del Senato e dall’Ispi sulla minaccia Jihadista.
‘Penso infatti che la gestione post bellica diventi più importante persino degli interventi militari. Essi – spiega – devono essere accompagnati da un’iniziativa politica altrimenti ci troveremo davanti a conseguenze drammatiche. In tal senso penso che per la crisi in Libia la carta fondamentale da giocare sia una forte iniziativa politico-diplomatica. Il fattore tempo assume un ruolo determinante, anche per contrastare chi lì, in quel territorio, sta cercando di costruire consenso attorno a un progetto politico di tipo terroristico. Le nostre forze armate – ha concluso Latorre – grazie anche all’esperienza delle missioni internazionali, sono già predisposte ad affrontare quel salto di qualità. Ma contestualmente, dobbiamo produrre quegli adeguamenti necessari, anche tecnologici, che coinvolgano il nostro sistema di Difesa. Sarà questo uno degli elementi della discussione che faremo in occasione del libro bianco’.

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