‘Urgente risolvere la crisi di Tripoli. L’Italia è preparata difendersi’
Nicola Latorre, presidente della Commissione Difesa del Senato, entra subito nel vivo: «Non possiamo non essere preoccupati per quanto sta accadendo nel Mediterraneo. L`arrivo del bel tempo e gli altri elementi di cui siamo in possesso ci fanno presumere che il flusso dei migranti possa aumentare ancora in maniera significativa».
Già, ma che fare?
«La missione di Renzi negli Stati uniti di queste ore acquista ulteriore importanza».
Perché?
«Noi abbiamo puntato molte carte sulla missione dell`Onu in Libia. Abbiamo fatto bene. Ma è evidente che è arrivato il momento di prendere qualche decisione. E dobbiamo farlo ora, perché fra qualche tempo la situazione non potrà che peggiorare».
Decisioni di che tipo?
«Il nodo è la Libia. Verso la quale l`Italia, nel quadro di una missione internazionale che sia dell`Onu, della Nato o dei Paesi che partecipano alla coalizione an- ti-Isis, è disposta a svolgere un ruolo attivo».
Ovvero?
«Si tratta di costruire le condizioni per un`operazione di ‘State building’, ovvero di rimettere in piedi lo stato libico. Non è una cosa che possiamo fare da soli ma vorremmo agire assieme ai paesi più vicini alla Libia stessa e ad altri stati europei. Bisogna, con pazienza ma senza esitazioni, costruire le basi per una collaborazione fra le varie forze libiche che oggi sono in campo».
Questo è il piano A. E il piano B?
«Non c`è un piano B, se ci fosse il piano A ne sarebbe indebolito».
Ma non è un segreto che le nostre Forze Armate stanno studiando una vasta gamma di interventi…
«Perché dobbiamo essere pronti in ogni caso a proteggerci e a contenere il fenomeno del terrorismo che, com`è noto, usa anche l`emigrazione per finanziarsi».
In attesa che si sciolgano i nodi del caso Libia, che prevedete di fare con l`ondata dei migranti?
«L`Italia sta continuando ad accogliere i migranti ma è evidente che alla lunga rischiamo di non reggere. Io penso che sia miserabile la strumentalizzazione a fini elettorali del fenomeno che sta facendo la Lega Nord di Salvini ma questo non vuol dire che dobbiamo cadere nell`eccesso opposto».
E quindi?
«Dobbiamo arginare e via via rendere governabile il fenomeno dell`emigrazione dall`Africa e dalle altre aree di crisi».
Come?
«In parte, come ho detto, risolvendo il caso Libia, in parte con un maggior coinvolgimento dell`Europa che devi farsi carico anche di una quota di accoglienza. La sottovalutazione del fenomeno da parte dell`Ue, nonostante l`avvio della missione Triton, continua ad essere intollerabile».
Già, ma che fare?
«La missione di Renzi negli Stati uniti di queste ore acquista ulteriore importanza».
Perché?
«Noi abbiamo puntato molte carte sulla missione dell`Onu in Libia. Abbiamo fatto bene. Ma è evidente che è arrivato il momento di prendere qualche decisione. E dobbiamo farlo ora, perché fra qualche tempo la situazione non potrà che peggiorare».
Decisioni di che tipo?
«Il nodo è la Libia. Verso la quale l`Italia, nel quadro di una missione internazionale che sia dell`Onu, della Nato o dei Paesi che partecipano alla coalizione an- ti-Isis, è disposta a svolgere un ruolo attivo».
Ovvero?
«Si tratta di costruire le condizioni per un`operazione di ‘State building’, ovvero di rimettere in piedi lo stato libico. Non è una cosa che possiamo fare da soli ma vorremmo agire assieme ai paesi più vicini alla Libia stessa e ad altri stati europei. Bisogna, con pazienza ma senza esitazioni, costruire le basi per una collaborazione fra le varie forze libiche che oggi sono in campo».
Questo è il piano A. E il piano B?
«Non c`è un piano B, se ci fosse il piano A ne sarebbe indebolito».
Ma non è un segreto che le nostre Forze Armate stanno studiando una vasta gamma di interventi…
«Perché dobbiamo essere pronti in ogni caso a proteggerci e a contenere il fenomeno del terrorismo che, com`è noto, usa anche l`emigrazione per finanziarsi».
In attesa che si sciolgano i nodi del caso Libia, che prevedete di fare con l`ondata dei migranti?
«L`Italia sta continuando ad accogliere i migranti ma è evidente che alla lunga rischiamo di non reggere. Io penso che sia miserabile la strumentalizzazione a fini elettorali del fenomeno che sta facendo la Lega Nord di Salvini ma questo non vuol dire che dobbiamo cadere nell`eccesso opposto».
E quindi?
«Dobbiamo arginare e via via rendere governabile il fenomeno dell`emigrazione dall`Africa e dalle altre aree di crisi».
Come?
«In parte, come ho detto, risolvendo il caso Libia, in parte con un maggior coinvolgimento dell`Europa che devi farsi carico anche di una quota di accoglienza. La sottovalutazione del fenomeno da parte dell`Ue, nonostante l`avvio della missione Triton, continua ad essere intollerabile».