“Questo disegno di legge rappresenta una riforma fondamentale, storica, una grande opportunità per introdurre finalmente una misura universalisticae progressiva a tutela e a sostegno della natalità, della genitorialità e della famiglia, con particolare attenzione alle famiglie numerose e aidisabili. Si tratta di cui si è cominciato a parlare nella scorsa legislatura e che è stata portata avanti con forza e con convinzione in questa legislatura, (in primis con i disegni di legge a firma del senatore Nannicini e degli onorevoli Delrio e Lepri, e che ora, finalmente, è approvata.
Una misura universalistica è una misura che riguarda tutte le famiglie. Ciò significa che i destinatari dell’assegno saranno le famiglie in quanto tali, non più gli individui per la tipologia di lavoro che svolgono e per il tipo di contratto che hanno.
Il presente provvedimento rappresenta l’inizio di un nuovo percorso, di un cambio di impostazione nella gestione delle politiche per la famiglia, oserei dire di un approccio culturale diverso, “europeo”, che riconosce, finalmente, la centralità dei figli.
Solo adeguate politiche familiari possono invertire la drammatica tendenza che vede l’Italia tra i Paesi con un tasso di natalità bassissimo. Natalità significa sviluppo di un Paese, non solo quello economico, tenuta del sistema pensionistico, crescita.
Le politiche familiari attuate fino a questo momento non sono riuscite, per la loro frammentarietà e mancanza di continuità, a restituire fiducia ai nostri giovani, ai nostri figli. Si tratta, infatti, di una misura che sostituirà molte altre misure che in questi anni si sono accavallate dando luogo a una vera e propria stratificazione normativa. Ed è per superare questa stratificazione che questo disegno di legge mira a una profonda riorganizzazione e razionalizzazione delle misure a sostegno dei figli.
In questi giorni, molti articoli di vari quotidiani hanno posto una legittima preoccupazione e cioè che la misura che stiamo per introdurre possa penalizzare una parte di coloro che già beneficiano di detrazioni fiscali e assegni al nucleo familiare, con particolare riferimento alle famiglie con figli di età superiore ai 21 anni, ai conviventi e a coloro che hanno patrimoni elevati. Secondo una simulazione dell’Istat, per il 29,7 per cento delle famiglie il saldo tra l’introduzione della nuova misura e il superamento di quelle esistenti sarebbe negativo. Per ovviare a questa eventualità la Commissione Lavoro ha approvato un ordine del giorno inteso a garantire che la generale ridefinizione delle misure in favore delle famiglie, prevista dalla disciplina di delega in esame, non comporti alcun effetto di riduzione delle misure di sostegno in favore delle famiglie con figli. Lavoriamo tutti insieme per affinare e precisare il provvedimento. Siamo certi che il Governo opererà in questa direzione, con il reperimento delle risorse necessarie per attuare in modo pieno la riforma che stiamo per approvare”. Così il senatore del Pd Mauro Laus nella sua relazione sul ddl per l’assegno unico per i figli.