Chiarire al più presto se gli alberghi che si trovano nelle zone rosse e arancioni possono fornire il servizio di ristorazione ai propri clienti senza limiti di orario. E’ quanto chiede al Presidente del Consiglio il senatore del Pd Mauro Laus, con un’interrogazione urgente sottoscritta da altri senatori dem.
“L’articolo 1 del Dpcm del 3 novembre 2020 – spiega Laus – riguardo le attività di ristorazione prevede che resti ‘consentita senza limiti di orario la ristorazione negli alberghi e in altre strutture ricettive limitatamente ai propri clienti, che siano ivi alloggiati’. Lo stesso non è espressamente previsto all’articolo 2 del provvedimento per le zone arancioni e per le zone rosse. La Federalberghi ha denunciato la situazione di incertezza in cui versano gli alberghi delle zone arancioni e delle zone rosse, che non sanno se possono fornire i pasti quotidiani ai propri ospiti, considerando che se fosse confermato, il divieto si rileverebbe più stringente di quanto previsto a marzo e aprile durante il lockdown. E’ da ricordare che, in seguito alla restrizioni di vario genere, le strutture ricettive sono frequentate pressoché esclusivamente da persone costrette a soggiornare fuori casa, con il rischio che rimangano a digiuno anche le persone in isolamento presso i cosiddetti Covid-hotel. Per questo chiedo al Premier se si sia verificata una dimenticanza e quali iniziative urgenti intenda adottare al fine di fornire agli alberghi italiani risposte chiare, tempestive e ragionevoli”.