Devono godere di benefici pensionistici
 ‘Pare incredibile, ma nel dramma del lavoro in Italia se ne nasconde uno ancora più grande, quello degli invalidi per i quali la legge Fornero stabilisce che possano andare in pensione con uno sconto di due mesi per ogni anno lavorato ma solo se il grado di invalidità è superiore al 74%’. Lo dichiara la senatrice del PD Nicoletta Favero intervenendo oggi in aula al Senato. ‘Esiste un cono d’ombra – spiega Favero – che colpisce la maggior parte delle persone affette da malattia, menomazioni fisiche, sensoriali e intellettive comprese tra il 46% e il 74% di invalidità alle quali non si riconosce alcun beneficio pensionistico obbligandole a lavorare fino a quasi 70 anni di età. Stiamo parlando di migliaia e migliaia di persone in tutta Italia. Per dare le proporzioni del problema, nella mia provincia sono 1500 sui 20 mila iscritti alle liste di collocamento’. ‘A titolo di esempio – prosegue la senatrice del PD – un invalido di 54 anni con il 62% di invalidità che a oggi ha maturato 35 anni di contributi lavorativi, prima della Legge Fornero, avrebbe raggiunto la pensione con circa 40 anni di contributi lavorativi, mentre ora ne occorrono quasi 44 in modo ininterrotto, oppure 68 anni di età. Per i più giovani l’età pensionabile continuerà crescere in proporzione all’aumento dell’aspettativa di vita. E’ assurdo come una persona sofferente dall’oggi al domani veda allontanarsi la propria pensione di quasi un decennio. Bisogna risolvere il problema e la soluzione è quella di applicare per queste persone il vecchio sistema pensionistico. Spero – conclude Favero – che il ministro adotti tutte le iniziative necessarie per eliminare questa disparità di trattamento’. Sulla vicenda, la senatrice Favero ha presentato un’interrogazione al ministro del Lavoro.

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