di Anna Finocchiaro
Gli emendamenti che ho presentato come relatrice disegnano la fisionomia di un nuovo Italicum che tiene insieme, mi pare con successo, due esigenze diverse: da un parte l’esigenza della rappresentatività, tanto più necessaria in quanto avremo una sola Camera eletta direttamente, e dall’altra quella della governabilità e della stabilità dei governi.
Abbiamo previsto una soglia del 3 per cento per l’accesso alla ripartizione dei seggi, garantendo così l’accesso al Parlamento anche a forze politiche più piccole, ma rappresentative di una parte significativa di elettorato. Ma dobbiamo anche garantire la governabilità e per questo la forza politica o la singola lista che si assicurerà il 40% alle elezioni otterrà un premio di maggioranza che le permetterà di arrivare a 340 seggi e dunque ad avere la maggioranza per governare.
Nel caso in cui nessuna forza politica raggiunga il 40% al primo turno, si andrà al ballottaggio tra le due forze politiche che avranno ottenuto il maggiore consenso. Anche in questo caso il successo al ballottaggio garantisce la conquista di 340 seggi.
C’è poi, molto importante, la norma che riguarda la rappresentanza di genere: viene previsto che l’elettore possa esprimere fino a due preferenze ma di genere diverso e se così non fosse la seconda preferenza viene annullata.
Come si vota? Il territorio nazionale viene ripartito in 100 collegi, in cui si presentano liste elettorali che hanno al massimo 9 candidati. Il capolista non viene sottoposto alle preferenze mentre gli altri candidati sì. Si propone dunque un metodo misto: da un lato ci sono candidati, i capilista appunto, che vengono eletti se una forza politica supera il 3%; dall’altra, a seguire, la scelta degli altri eletti avviene con le preferenze.
Sono queste le istanze di modifica che hanno trovato la convergenza più larga nella discussione che abbiamo svolto in commissione Affari costituzionali.
Mi sembra che il profilo della nuova legge elettorale si stia delineando.
Ora vedremo gli altri emendamenti che verranno presentati e saremo rispettosi della discussione che si svilupperà in commissione, ma sono fiduciosa che prima di Natale la commissione Affari costituzionali possa approvare il nuovo testo.
Abbiamo previsto una soglia del 3 per cento per l’accesso alla ripartizione dei seggi, garantendo così l’accesso al Parlamento anche a forze politiche più piccole, ma rappresentative di una parte significativa di elettorato. Ma dobbiamo anche garantire la governabilità e per questo la forza politica o la singola lista che si assicurerà il 40% alle elezioni otterrà un premio di maggioranza che le permetterà di arrivare a 340 seggi e dunque ad avere la maggioranza per governare.
Nel caso in cui nessuna forza politica raggiunga il 40% al primo turno, si andrà al ballottaggio tra le due forze politiche che avranno ottenuto il maggiore consenso. Anche in questo caso il successo al ballottaggio garantisce la conquista di 340 seggi.
C’è poi, molto importante, la norma che riguarda la rappresentanza di genere: viene previsto che l’elettore possa esprimere fino a due preferenze ma di genere diverso e se così non fosse la seconda preferenza viene annullata.
Come si vota? Il territorio nazionale viene ripartito in 100 collegi, in cui si presentano liste elettorali che hanno al massimo 9 candidati. Il capolista non viene sottoposto alle preferenze mentre gli altri candidati sì. Si propone dunque un metodo misto: da un lato ci sono candidati, i capilista appunto, che vengono eletti se una forza politica supera il 3%; dall’altra, a seguire, la scelta degli altri eletti avviene con le preferenze.
Sono queste le istanze di modifica che hanno trovato la convergenza più larga nella discussione che abbiamo svolto in commissione Affari costituzionali.
Mi sembra che il profilo della nuova legge elettorale si stia delineando.
Ora vedremo gli altri emendamenti che verranno presentati e saremo rispettosi della discussione che si svilupperà in commissione, ma sono fiduciosa che prima di Natale la commissione Affari costituzionali possa approvare il nuovo testo.