‘Oggi pomeriggio il Vice Ministro agli Affari Esteri Lapo Pistelli ha risposto in Senato all’interrogazione presentata da Sergio Lo Giudice, Josefa idem e altri venti senatori PD sulle Olimpiadi di Sochi e i diritti delle persone Lgbt. Pistelli ha ricordato l’impegno del Ministero degli Esteri italiano sul tema della tutela dei diritti lgbt nel mondo attraverso l’Unione Europea, dentro al Consiglio d’Europa, di cui la Russia è uno dei principali componenti, e in seno alle Nazioni Unite. Il Viceministro ha ricordato anche le numerose occasioni bilaterali italo-russe in cui lo stesso ministro Emma Bonino non ha mancato di sottolineare la contrarietà italiana alle leggi antigay volute da Putin. Inoltre, è stato reso noto che il Governo è impegnato, tramite il Comitato Interministeriale per i Diritti Umani, nell’organizzazione per il 17 maggio, Giornata internazionale contro l’omofobia, di un evento legato all’attuazione delle Linee guida dell’Unione europea per la promozione dei diritti umani delle persone Lgbt ed ha chiesto al Comitato Olimpico Italiano di modificare l’art.6 del suo statuto per introdurre l’orientamento sessuale fra le condizioni personali da tutelare da discriminazioni’.
Lo dichiarano in una nota congiunta Sergio Lo Giudice e Josefa Idem, senatori del Partito Democratico.

‘Bene gli impegni del Governo, ma ci aspettiamo che anche da Sochi, come annunciato, il presidente del Consiglio Enrico Letta lanci un messaggio forte e chiaro contro le leggi russe antigay, come ha fatto stamattina il segretario generale delle Nazioni Unite Bank-I-Moon intervenendo di fronte al Comitato Olimpico Internazionale’.

‘Il piano sportivo – spiegano Idem e Lo Giudice – va tenuto ben distinto dal livello di politicizzazione che Putin ha voluto dare ad una competizione pensata per rafforzare la sua immagine. Per questo, auguriamo i migliori successi e una competizione serena alle nostre atlete e ai nostri atleti. Allo stesso tempo, la politica non può chiudere gli occhi di fronte ad una palese violazione di diritti umani’

‘Il gesto più efficace che l’Italia potrebbe fare – concludono i due senatori PD – sarebbe il riconoscimento dei diritti delle persone LGBTI ancora negati nel nostro paese: se lo spread dei diritti LGBTI fra Italia e resto dell’Europa continuerà ad aumentare, le auspicate Olimpiadi di Roma del 2024 potrebbero vedere il nostro paese nel difficile ruolo di uno Stato inadempiente ai suoi obblighi internazionali sul piano dei diritti umani’.

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