E ora da Senato subito sì definitivo a 416-ter su voto scambio politico-mafioso
 ‘Ha ancora senso parlare dell’istituzione di una commissione parlamentare d’inchiesta sulle mafie che è stata varata la prima volta nel 1962 e che è di fatto diventata permanente? Sì, se conserviamo lo spirito critico e traiamo le debite conseguenze dagli errori del passato. Con la nascita di questa Commissione, il Parlamento non sta delegando niente a nessuno, si sta solo assumendo delle responsabilità. La Commissione Antimafia non esautora il Parlamento ma, semmai, lo responsabilizza. Per questo la prima cosa che mi aspetto dopo questa giornata è che sia velocemente approvata anche dal Senato la modifica del 416-ter per l’introduzione del reato di autoriciclaggio, con uno scatto di orgoglio di chi ricorda le persone che si sono sacrificate e di chi capisce quali sono le cose da fare e le fa fino in fondo’. Lo ha detto Doris Lo Moro, capogruppo del Pd in Commissione Affari costituzionali, nel suo intervento in dichiarazione di voto nell’Aula del Senato. ‘Già nel ’93 – ha proseguito Lo Moro – la Commissione Antimafia raccomandava l’urgenza di una riforma sul voto di scambio politico-mafioso. Venti anni dopo la Camera, proprio in questi giorni, ha approvato quella modifica. Questo significa che sbaglieremmo a pensare che basta insediare una commissione. Il punto vero è cosa si coglie dalle relazioni della Commissione, che vanno attuate dal Parlamento. Domani è l’anniversario della morte di Borsellino e io lo voglio ricordare perché è il simbolo della solitudine dei magistrati che hanno lavorato su questo fronte. Quella solitudine c’è ancora, e il mio pensiero va a tutti quei magistrati che lavorano sul fronte e vanno sostenuti mentre sono vivi. E l’unico modo che ha la politica di ribadire la sua centralità è di riconoscere e contrastare la mafia, recependo le raccomandazioni delle Commissione Antimafia del passato, bloccando gli investimenti mafiosi al Sud come al Nord, facendo ritrovare all’Italia la competitività su investimenti puliti’.