“L’inchiesta di Fanpage ha scoperchiato una questione di ordine politico, che non può essere liquidata scaricando due ragazze e attribuendo solo a loro tutte le responsabilità. Per le quali, va anche detto, vale la condanna pubblica ma senza che questa si trasformi in una gogna mediatica ad personam. Le responsabilità vanno ricercate soprattutto tra chi ha permesso, tollerato e magari anche incoraggiato che in Gioventù nazionale proliferasse la peggiore cultura dell’odio, della discriminazione e dei costanti richiami al nazifascismo. Si decide invece di non metterci la faccia, di attaccare la libera informazione, ancor più inaccettabile se a farlo è la persona più potente del paese. Una reazione violenta e cinica, che la dice lunga sulle difficoltà di Fratelli d’Italia e della Presidente del Consiglio a fare i conti con una certa storia.” Così in una nota il senatore dem, Alberto Losacco.


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