“Il voto online non e’ di certo sostitutivo del voto nei gazebo, degli incontri di persona, del senso comunitario e di tutto quello che avviene quando chiamiamo a raccolta i nostri elettori”. Lo dichiara il senatore del Pd ed esponente di Areadem, Alberto Losacco. “Significa, banalmente, aggiungere una sperimentata e ulteriore possibilita’ di partecipazione”, spiega il senatore. “Mai come questa volta e’ importante offrire una prova di radicamento e di volonta’ all’apertura aprendo seggi in tutti i luoghi che lo consentono, dalle piazze coi gazebo, nei circoli del partito, nelle associazioni, nei bar, nei luoghi di ritrovo. E a tutto questo nulla toglie inserire la possibilita’ del voto online. E’ dal mio punto di vista sbagliato e non in sintonia con il tempo che viviamo non prevedere questa possibilita’ aggiuntiva”, continua Losacco, “soprattutto dopo aver introdotto nazionalmente il tesseramento online e la sperimentazione delle Agora’, purtroppo bruscamente interrotta dallo scioglimento anticipato delle Camere. Aiuterebbe a restituire l’immagine di un partito accordato coi tempi: quelli in cui lo smart working e’ entrato a pieno titolo nelle vite di milioni di italiani e anche la macchina dello Stato ha riconosciuto la possibilita’ di sottoscrivere i quesiti referendari con l’identita’ digitale dello Spid. E poi non sarebbe affatto una novita’: la modalita’ mista voto in presenza e online la abbiamo gia’ sperimentata con successo per la scelta del candidato in Sicilia e per le primarie del Sindaco di Roma. Quelle due consultazioni hanno risolto le preoccupazioni sull’anonimato e l’unicita’ del voto: ci sono strumenti, a noi accessibili e gia’ utilizzati, in grado di garantire segretezza del voto e correttezza delle operazioni al pari, se non addirittura meglio, del voto in presenza, viste le esperienze passate in alcune regioni. E’ evidente quindi che non esistono ragioni di metodo e di merito rispetto a questa opportunita’; occorre solo la volonta’, tutta politica, di fare delle primarie una grande giornata di coinvolgimento e partecipazione”, conclude il senatore.


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