• «Un gravissimo errore, una follia». Non usa mezzi termini il barese Alberto Losacco, senatore del Partito democratico e commissario dem nelle Marche, nel bollare l`iniziativa del governo. La sua voce si aggiunge a quelle dell`ex ministro Dario Franceschini e del leader di Italia viva, Matteo Renzi, partiti subito lancia in resta contro l`abolizione dell`App18. Alberto Losacco perché il provvedimento del governo è un errore? «Confermo, abolire la 18app, il cosiddetto bonus cultura per gli studenti, è una follia. Mentre Francia, Spagna e Germania l`hanno introdotto traendo spunto dal nostro Paese, in Italia si decide di dare un taglio alla cultura piuttosto che incentivare i giovani alla stessa. Mi auguro che la maggioranza si accorga del gravissimo errore e ritiri l`emendamento». La maggioranza sostiene che il bonus fosse indiscriminato, utilizzato molto male e spesso motivo di vere e proprie truffe. «Questa scelta ha una punta di insopportabile moralismo sui giovani e su quello che loro vivono e intendono come possibilità di arricchimento emotivo e intellettuale. Non regge neppure il fatto che alcuni usino queste risorse per pagarsi i libri di testo ma, semmai, segnala il problema di famiglie che non hanno risorse per farvi fronte; in campagna elettorale avevano promesso di rendere gratuiti i libri di testo, adesso tolgono l`unico strumento che ha permesso ad alcuni di alleviarne il peso economico». E tuttavia quei soldi non sono perduti ma permettono di dare sollievo a un comparto, quello culturale, molto colpito dalla pandemia. «Guardi, è una motivazione piuttosto miopie, che non coglie quanto questa misura rappresenti un investimento per la crescita del settore». Però il problema delle categorie resta… «Certo, ma il tema è aumentare le risorse per tutti, non toglierle a una misura pensata per incentivare i consumi culturali delle nuove generazioni e allargare così la platea dei fruitori culturali del domani».


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