I due relatori hanno presentato gli emendamenti alla riforma del Codice Antimafia

Ridisegnare l’Agenzia per i Beni confiscati alle mafie, rafforzandone l’organico e il ruolo, prevedere incompatibilità più strette per gli amministratori e valorizzare ancora di più le associazioni di volontariato nella gestione. Sono questi i principali obiettivi del pacchetto di emendamenti presentato dai relatori, senatori del Pd, Beppe Lumia e Giorgio Pagliari alla riforma del Codice Antimafia.

“Per l’Agenzia – spiegano i due relatori – i nostri emendamenti introducono innanzitutto un doppio binario di intervento, distinguendo tra la prevenzione e il penale e stabilendo che,  nel secondo caso, il sequestro possa intervenire già dopo l’udienza preliminare. Prevediamo inoltre il rafforzamento dell’organico di questo organismo, che adesso è totalmente inadeguato. In entrambi i casi la finalità è di accelerare le procedure, assicurando un rapido trasferimento dei beni dai soggetti legati alle mafie a chi poi dovrà gestirli per la collettività. Per questo stesso motivo viene ulteriormente valorizzato il ruolo delle associazioni di volontariato. Nel contempo, in linea con il rafforzamento di tutte le normative anticorruzione volute dal Pd e da questo governo, viene introdotta una stretta sui profili di incompatibilità per l’amministratore giudiziario e il coadiutore dei beni confiscati, prevedendo che non possa essere nominato chi, da pubblico ufficiale, viene rinviato a giudizio per reati contro la Pubblica amministrazione”.

 

 


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