‘Con il rientro dei capitali si passa dalla logica del condono dei governi di centrodestra e quella della massima severità di oggi. Il Paese deve maturare la consapevolezza della necessità di imboccare un’altra strada, quella della legalità e dello sviluppo, e perché vogliamo stare nella comunità internazionale non come un problema, ma come una risorsa’. Lo ha detto il sen. Giuseppe Lumia, capogruppo Pd in commissione Giustizia intervenendo in aula nel corso della discussione sul ddl sul rientro dei capitali dall’estero. ‘Si è fatto bene – ha aggiunto – a non prevedere nessuno sconto sul piano tributario e fiscale: chi ha portato i capitali all’estero li deve riportare in Italia e deve pagare tutto quello che deve per aver compiuto un’azione illegale. Così come è corretta la scelta della via più rigorosa e più difficile della responsabilità, chiedendo che questi capitali debbano rientrare prima ancora che l’Accordo con la stessa Svizzera nel 2018 ci costringa a rivelare i nomi’. ‘Sul difficile tema dell’autoriciclaggio – ha sottolineato – è stata trovata una buona soluzione, trasformata in un ordine del giorno, che è in grado di tenere insieme riciclaggio e autoriciclaggio, capace di colpire con molta severità e rigore il vero riciclaggio e il vero autoriciclaggio e capace anche di non confonderlo con il piccolo autoimpiego’. ‘Un lavoro – ha concluso Lumia – che dimostra come abbiamo fatto bene il nostro dovere di migliorare il nostro sistema, senza accettare nessuna via compromissoria al ribasso’.

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