“A Cassano d’Adda la Giunta di destra toglie il servizio
di ristorazione ai figli delle famiglie
morose. Una scelta vergognosa che penalizza i nuclei più
fragili. La mensa rientra nel tempo scuola perché condivide le
finalità educative proprie del progetto formativo scolastico di
cui è parte, come evidenziato dalla ulteriore funzione cui detto
servizio assolve, di educazione all’alimentazione. Purtroppo, ad
oggi, la ristorazione scolastica è considerata un servizio a
domanda individuale, ma non è giusto che le difficoltà
economiche dei genitori ricadano sulle spalle dei bambini che
non hanno nessuna colpa. Nel tempo, in materia, si sono
susseguiti orientamenti giurisprudenziali contrastanti, ma
secondo l’interpretazione dell’art. 6 del dlgs 63/2017, il
servizio di ristorazione scolastica è considerato un servizio di
pubblico interesse che non può essere sospeso, interrotto o
abbandonato ed è strettamente correlato al diritto
all’istruzione”. Lo scrive in una nota Simona Malpezzi,
senatrice del Pd e vicepresidente della Commissione bicamerale
infanzia e adolescenza, che annuncia di aver depositato
un’interrogazione parlamentare.
“Con questo governo – aggiunge – sono spariti gli obiettivi
previsti dal nostro piano d’azione nazionale per l’attuazione
della Child Guarantee, il Pangi, che prevedeva di rendere le
mense un servizio pubblico essenziale per il quale venga
stabilito uno specifico livello essenziale delle prestazioni
(LEP) e un progressivo accesso gratuito”.
“Al Senato c’è un disegno di legge del Pd a mia prima firma
che prevede il riconoscimento dell’accesso alle mense
scolastiche quale servizio essenziale al fine di assicurare a
tutte le alunne e a tutti gli alunni della scuola dell’infanzia,
della scuola primaria e della scuola secondaria di primo grado
il diritto di accedere al servizio di mensa scolastica,
riconoscendo tale servizio come essenziale in quanto parte
integrante delle attività formative ed educative erogate dalle
istituzioni scolastiche”. “Chiediamo ai ministri Calderone e
Valditara se non ritengano di trasformare la ristorazione
scolastica da servizio a domanda individuale in un servizio
essenziale e come intendano reperire le risorse adeguate ad
incrementare, nella prospettiva dell’introduzione di un Livello
Essenziale delle Prestazioni, il servizio di refezione
scolastica su tutto il territorio nazionale. I bambini hanno
diritto a un pasto da consumare a scuola”, conclude la
parlamentare Dem.


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