“Che mostruosita’ la morte di Giulia.
Perche’ il femminicidio e’ cosi’: non ha il volto di un soggetto precostituito, non ha delle caratteriste certe. Solo una cosa accomuna gli artefici: sono tutti maschi. Non basta piu’ dire che abbiamo le leggi. Non basta piu’ dire che si fanno indagini.
Perche’ questo e’ il ‘dopo’. Quando ormai il dramma e’ successo.
Se non si prende sul serio davvero il fatto che questo e’ un
problema culturale, in un paese ancora profondamente
maschilista, dove e’ normale che una donna guadagni meno di un
uomo, che si debba caricare tutta la cura del mondo, che rischi
di essere incolpata se violentata, se non diciamo a gran voce
che questo problema riguarda in primo luogo i maschi, rischiamo
che la vita interrotta di Giulia sia una delle tante vite
interrotte che ci aspettano nel futuro”. Lo scrive sui social
Simona Malpezzi, senatrice e vicepresidente Pd della Commissione
infanzia e adolescenza.
“Ancora e ancora. Abbiamo il dovere di non rassegnarci
all’abisso di questo orrore di sopraffazione, violenza e rifiuto
di accettare la liberta’ e l’indipendenza delle donne. Ma serve
che tutti gli uomini stiano dalla nostra parte. E che dicano
basta Che mostruosita’ la morte di Giulia”, conclude.
(AGI)Com/Bal
181608 NOV 23
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