“Nella giornata internazionale dell’insegnante dire grazie è doveroso ma non è sufficiente perchè la politica ha senso solo se cambia le cose che non funzionano. E di cose che non funzionano e riguardano i docenti ce ne sono tante a partire dagli stipendi tra i più bassi d’Europa che svalutano il valore sociale dell’insegnamento e dal fatto che non esiste un percorso bene definito per uscire dalla precarietà e per dare garanzie e progetti di vita. Un percorso in realtà c’era, l’ha fatto il Pd nel 2017, ma il partito del ministro Valditara lo ha cancellato un anno dopo. E conosciamo la fatica che stanno facendo i docenti per affrontare l’avvio di questo anno scolastico partito, nonostante le rassicurazioni, all’insegna del caos. Il ministro ha avuto approvare un decreto a fine luglio che ha creato tantissime incertezze a partire dalle assegnazioni: solo in Lombardia ci sono 6000 cattedre vacanti con famiglie sono corrette a rinunciare al tempo pieno. E conosciamo la preoccupazione di tanti vincitori di concorso che in seguito a regole cambiate in corsa non potranno scegliere la sede che gli spetta per punteggio. Regole cambiate in corsa e continui ostacoli sul cammino. In questa giornata volgiamo ribadire che faremo di tutto per dare agli insegnanti gli strumenti necessari per farli lavorare con passione e serenità”. Lo afferma Simona Malpezzi (Pd), vice presidente commissione bicamerale infanzia e adolescenza, in un post su Instagram.
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