“I pilastri del decreto sono sostanzialmente quattro e rappresentano sostegni importanti. Nel provvedimento affrontiamo innanzitutto il tema reale di sostegno alle imprese, alle partite IVA, all’economia più fragile con l’esenzione della prima rata IMU per le imprese che hanno perso fatturato e l’azzeramento del costo di occupazione di suolo pubblico. Si tratta di un sostegno rilevante, la crisi pandemica ha richiesto tante misure di limitazione di molte piccole attività ed era giusto rispondere a questa domanda di aiuto”. Lo ha detto il senatore del Pd Daniele Manca, relatore del provvedimento, intervenendo in Aula sul decreto Sostegni.
“Il secondo importante sostegno – ha proseguito – viene dato al settore del lavoro. Gli ammortizzatori sociali non sono una forma di assistenzialismo inutile, ma rappresentano la precondizione per evitare che una crisi pandemica si trasformi in un gigantesco conflitto sociale. Mentre il terzo pilastro riguarda la salute. Abbiamo introdotto in questo decreto tutte le risorse necessarie non solo per acquisire i vaccini, ma per dare velocità al piano di vaccinazione. Velocizzare il piano di vaccinazione è la prima misura economica per uscire dalla crisi pandemica”.
“Il quarto sostegno importante – ha aggiunto – è agli enti territoriali. Le fragilità sociali abitano nel territorio: aver reso più flessibile il debito di una Regione, aver garantito ai Comuni le condizioni fondamentali con risorse aggiuntive per coprire il mancato gettito delle prestazioni che in pandemia non potevano generare entrate, sono state scelte fondamentali e decisive per la tenuta di questo Paese”.
“Abbiamo dato un indirizzo preciso su alcune tematiche fondamentali, portando le risorse a disposizione da 550 a 770 milioni di euro – ha concluso Manca – Nel prossimo decreto sarà ora necessario intervenire sul credito di imposta sulle locazioni, misure aggiuntive per i Comuni a sostegno delle fragilità e l’eliminazione della Tari per chi ovviamente è stato chiuso e deve continuare a ridurre costi fissi per le attività economiche”.