“A questa maggioranza ci uniscono le espressioni di vicinanza a Papa Francesco, la solidarietà al Presidente della Repubblica per l’aggressione russa inaccettabile e il sostegno al popolo ucraino. Per il resto la Premier Meloni ha pronunciato un discorso in cui l’equilibrio difficile per tenere insieme la sua maggioranza divisa è stato messo davanti alle esigenze delle famiglie, delle imprese, dei giovani italiani. Tra una carezza a Trump e una critica all’Europa, la ricerca disperata di questo equilibrio è stato il filo del suo ragionamento”. Lo ha detto il senatore Daniele Manca, capogruppo del Pd nella Commissione Bilancio, nel suo intervento in discussione generale sulle comunicazioni della Premier Meloni.
“Sono completamente mancate – ha continuato Manca – riflessioni sui grandi cambiamenti geopolitici e macroeconomici in atto, di fronte ai quali l’unica risposta per noi è la costruzione di una nuova Europa unita, con una politica estera comune e una cessione di sovranità che ai sovranisti è indigesta. Il governo dovrebbe avere una visione di futuro, ma a livello macroeconomico siamo di fronte a un quadro da decrescita felice, con una stima al ribasso di crescita del Pil allo 0,7% nel 2025. In questo quadro il governo Meloni ha sottratto alle imprese italiane 15 miliardi, cancellando l’Ace e il fondo automotive. Cosa si intende fare sui dazi, considerando che secondo le proiezioni dazi al 10% comporterebbero 4,3 mld di riduzione dell’export italiano? L’economia italiana avrebbe bisogno di un’agenda di riforme completamente diversa: via l’autonomia differenziata e il premierato, bisognerebbe mettere al centro il lavoro, le imprese, le famiglie e quindi i salari, il diritto alla salute e alla formazione”.


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