“Rigore, responsabilità ed affidabilità non sono incompatibili con un programma macroeconomico di medio periodo. Invece il Governo ed il Ministro Giorgetti scelgono la fotografia dell’esistente, presentano al Parlamento un ‘piccolo Def’ senza alcuna proposta per il futuro delle famiglie e delle imprese. Decidono di non scegliere e così facendo senza restituire il drenaggio fiscale ai lavoratori si usano le tasse sul lavoro dipendente per ridurre il deficit. Nel frattempo cala la produttività, cresce il lavoro povero, e precario, aumenta la pressione fiscale, si taglia la spesa sanitaria e sociale, aumentano le bollette, le tariffe e le imposte regionali e locali con ricadute negative sui consumi. Attenzione così si ampliano le aree di solitudine e di povertà e dentro un conflitto la Meloni parcheggia l’Italia in recessione. L’Europa unica risposta necessaria per aggredire la crisi dell’economia globale sembra un terreno estraneo a questo governo. Altro che difesa comune Europea, questa destra ci spinge verso un ritorno ai nazionalismi, ha un volto egoista, individualista che usa la propaganda per la gestione del potere il vero collante del centrodestra italiano. Serve un nuovo patto sociale e un nuovo piano per lo sviluppo economico. Occorre sostituire le inutili riforme proposte dal Governo che aggrediscono la democrazia con le riforme utili per aumentare i salari, qualificare istruzione e formazione, rilanciare la sanità pubblica. A questo occorre pensare sul volo aereo che la Presidente Meloni utilizzerà per il rientro da Washington”. Lo dichiara il senatore Daniele Manca, capogruppo del Pd in Commissione Bilancio a Palazzo Madama.
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