“Non accettiamo la narrazione del ministro Musumeci sulla ricostruzione post terremoto in Emilia- Romagna. Noi riconosciamo la legittimità della scelta del governo di non utilizzare per la ricostruzione post alluvione le strutture commissariali già presenti sul territorio, visto che il governo ha deciso di creare una struttura con un commissario nazionale. Ma non possiamo accettare che il ministro racconti cose non vere sulla ricostruzione in Emilia Romagna dopo il sisma, una ricostruzione che è stata rapida ed efficiente e riconosciuta come tale da governi, dal Presidente della Repubblica e colleghi di diversi colori politici”. Lo ha detto in Aula il senatore emiliano romagnolo Daniele Manca, capogruppo del Pd nella Commissione Bilancio, nel corso del question time sull’alluvione.

“Dopo 8 giorni le regole fondamentali della ricostruzione post sisma erano state definite – ha detto ancora Manca – mentre ora sono trascorsi 80 giorni dall’alluvione e ancora non c’è un quadro chiaro di regole e di fondi che rispetti le promesse che il governo ha fatto in quel territorio. Non ci impediranno, nella lealtà e nella leale collaborazione tra le diverse articolazioni dello Stato e delle istituzioni, di richiamare il governo ogni giorno al proprio dovere. Se il governo avesse definito una cornice economico-finanziaria chiara, anche con uno scostamento dagli obiettivi di medio termine, noi l’avremmo votata e sostenuta. Invece ancora oggi le risorse per indennizzare famiglie e imprese e per mettere in sicurezza quel territorio non ci sono. Noi chiameremo questo governo e questa maggioranza alle loro responsabilità. La ricostruzione dopo il terremoto è stata virtuosa, utile e importante tanto che ha riconsegnato al Paese una crescita economica di quell’area superiore a quella del periodo precedente al terremoto. Questo è l’elemento che più ci distingue: siamo orgogliosi di quello che abbiamo fatto in quei territori e chiediamo al governo, se ne è capace, di fare la stessa cosa anche con le scelte politiche che ha compiuto e che noi non condividiamo. In questi mesi si è perso troppo tempo e abbiamo visto più passerelle che fatti”


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