“Il rallentamento delle dinamiche economiche ha un impatto sulle tariffe, sulle bollette, sui pedaggi autostradali, sulle tariffe locali che continuano a crescere. Comuni e Regioni devono aumentare i tributi per effetto dei tagli lineari del governo. Le politiche economiche sono il primo grande fallimento della destra. Dipingere l’Italia come il paese di bengodi o attribuire al passato le responsabilità non servirà a nascondere la realtà alle famiglie e alle imprese in difficoltà. Nel 2024 ci sarà una crescita inferiore alle attese della destra, non lo dice il Pd ma tutte le autorità indipendenti. Mentre le bollette continuano ad aumentare, sull’energia da parte del governo c’è il nulla, il vuoto cosmico che si associa alla negazione dei cambiamenti climatici e della necessità di una transizione ecologica”. Lo ha detto in Aula il senatore Daniele Manca, capogruppo del Pd nella Commissione Bilancio, in dichiarazione di voto sulla mozione del Pd in materia di aumento delle bollette.
“Se non avverrà il disaccoppiamento dei prezzi tra fonti rinnovabili e fonti fossili – ha proseguito Manca – se non verrà aumentata la capacità di produrre da fonti rinnovabili anche per i clienti energivori, se non verrà sostenuta la diffusione delle Comunità energetiche rinnovabili, la destra metterà in ginocchio anche la manifattura italiana che per adesso sta tenendo. Il governo fa il contrario di ciò che serve: proroga le concessioni per le reti elettriche, senza uno straccio di proposta sugli investimenti. Cambi strada, ne ha bisogno il Paese”.