‘Le misure prese dal Consiglio dei Ministri in materia carceraria vanno nella giusta direzione. Certo, se il quadro politico e gli orientamenti del Parlamento lo consentissero, si dovrebbero assumere provvedimenti più ragionevoli ed efficaci, come l’amnistia e l’indulto: i soli capaci di restituire legalità al nostro sistema penitenziario. Ma quanto deciso oggi è comunque positivo’.
E’ quanto afferma il senatore del Partito democratico Luigi Manconi, Presidente della Commissione diritti umani del Senato.
‘Le misure di alleggerimento dell’apparato sanzionatorio nei confronti dei tossicomani – sottolinea Manconi – sono indubbiamente positive e dovrebbero anticipare una revisione radicale della cosiddetta Fini-Giovanardi, legge criminogena e carcerogena quale altra mai. Lo stesso può dirsi di un provvedimento come l’identificazione degli stranieri in carcere che, se efficacemente attuato, può eliminare quella pena accessoria rappresentata dal trattenimento nei CIE (centri di identificazione e di espulsione) per gli immigrati che abbiano già scontato la propria pena. Infine, in attesa di un esame più attento di tutte le misure va apprezzata particolarmente l’istituzione del Garante nazionale dei diritti delle persone private della libertà personale. Una figura presente in molti paesi europei e richiesta, ormai da decenni, dalle Convenzioni internazionali e da tutti gli operatori del settore. Una risposta efficace, tra l’altro, alla recente polemica, spesso così pretestuosa, sulla contrapposizione tra ‘detenuti di serie A’ e ‘detenuti di serie B”. ‘Solo un’autorità terza e indipendente – conclude l’esponente pd – può assicurare garanzie e diritti a quanti sono privati della libertà a prescindere dalle condizioni sociali, economiche, culturali’.

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