Il Presidente Luigi Manconi e la senatrice Elena Ferrara, componenti Pd della commissione per i diritti umani di Palazzo Madama, sono stati questa mattina dall’Ambasciatore iraniano a Roma, insieme al dg di Amnesty International Italia, Gianni Rufini, per il caso del ricercatore iraniano Djalali, condannato a morte per spionaggio domenica scorsa.
L’Ambasciatore ha sottolineato la gravità delle accuse mosse al dott. Djalali, ma ha anche ricordato che si è ancora al primo di tre gradi di giudizio e che anche successivamente è previsto un vaglio finale della sentenza; pertanto la conclusione giudiziaria della vicenda – data anche l’indipendenza del potere giudiziario in Iran – è ancora tutta aperta. I senatori hanno deplorato fortemente la mancata pubblicità degli atti del processo e la presenza dell’istituto della pena di morte nell’ordinamento iraniano.
Manconi e Ferrara hanno infine consegnato all’ambasciatore l’appello rivolto al presidente della Repubblica iraniana firmato dal Rettore dell’Università del Piemonte orientale e dai rettori del Karolinska Istitut di Stoccolma e della Vrije Universiteit di Bruxelles insieme all’interpellanza urgente al ministro degli esteri Alfano presentata martedì scorso che in poche ore è stata firmata da 130 senatori.


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