“Mehdi Khosravi, in arte Yashar Parsa, arrestato domenica scorsa a Dorio, in provincia di Lecco, sulla base di un mandato di cattura internazionale emesso dal tribunale di Teheran per il reato di “corruzione ai fini dell’estradizione” non è un blogger qualsiasi. Attivista per i diritti umani, Khosravi negli ultimi tre anni è stato Amministratore esecutivo del Consiglio nazionale iraniano per le libere elezioni, presieduto da Reza Ciro Pahlavi, figlio dello Scià costretto ad abdicare all’avvento della rivoluzione khomeinista. Già arrestato durante i moti studenteschi del 1999, dopo le dimostrazioni del 2009 Khosravi ha lasciato l’Iran e ha ottenuto lo status di rifugiato politico in Gran Bretagna. Spetta ora all’autorità giudiziaria italiana pronunciarsi sulla richiesta di estradizione dell’Iran (speriamo con la sollecitudine necessaria), ma siamo certi che il Governo non farà mancare ai giudici tutte le informazioni necessarie per la tutela di Khosravi da iniziative pretestuose che possano costituire una violazione del diritto d’asilo dei dissidenti politici. Su questo presenteremo un’interrogazione urgente al ministro della Giustizia”. Lo dichiarano, in una nota, i senatori Luigi Manconi e Riccardo Mazzoni, presidente e vicepresidente della Commissione per la tutela dei diritti umani del Senato, che annunciano una interrogazione al ministro della Giustizia.


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