Chiederò il permesso di soggiorno per ragioni umaniarie per la coppia tunisina fuggita per amore
Due lettere indirizzate al presidente della Repubblica di Roma Giorgio Napolitano per chiedere l’annullamento della legge Bossi-Fini sono state consegnate dagli immigrati reclusi nel Cie di Ponte Galeria a Roma al presidente della Commissione Diritti Umani del Senato Luigi Manconi che il primo gennaio ha visito il centro. Una delle lettere è firmata da 84 immigrati, tutti quelli attualmente detenuti nel Cie, 26 donne e 58 uomini, ed un’altra firmata soltanto dai 16 immigrati marocchini proveniente da Lampedusa che la scorsa settimana hanno partecipato alla protesta pacifica delle ‘bocche cucite’. Dal Cie di Ponte Galeria gli immigrati avevano scritto nei giorni scorsi anche una lettera-appello al Papa lamentando soprattutto i tempi di detenzione troppo lungi. Nella lettera, firmata da tutti i reclusi del Cie, viene chiesto ‘l’annullamento della legge Bossi-Fini: una legge che – sostengono – obbliga le persone a rimanere sempre fuori legge, perchè qualsiasi extracomunitario che ha avuto problemi con la legge non può usufruire permesso di soggiorno e nessuno oggi assume persone senza permesso di soggiorno’. Il senatore Manconi ha, tra gli altri, incontrato una coppia di sposi tunisini fuggiti ‘per amore’ perché i parenti di lei non accettano il matrimonio. ‘Mi sono impegnato – ha annunciato Manconi – a far ottenere loro il permesso di soggiorno per ragioni umanitarie, cosa prevista dalla legge’.

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