‘Ieri pomeriggio un ventenne, trattenuto da circa tre mesi nel Cie di Ponte Galeria, ha deciso di mettere in atto l’unica disperata azione che ha ritenuto utile per farsi ascoltare: togliersi la vita. Con un cappio realizzato dalle lenzuola di carta intrecciate ha provato a impiccarsi e solo l’intervento dei suoi compagni lo ha impedito’.
Lo dichiara il senatore Luigi Manconi, presidente della Commissione Diritti umani a Palazzo Madama.
‘Lo abbiamo incontrato nelle visite al centro delle ultime settimane, conosciamo bene la sua storia e più volte aveva minacciato quel gesto – aggiunge Manconi – di fronte a una situazione complicata che non sembra trovare una soluzione’.
‘Si tratta di una persona fuggita dalla Libia dopo aver fatto parte della milizia di Gheddafi, è stato riconosciuto dal consolato come cittadino di quel paese ed evidentemente non può essere rimpatriato, essendo in pericolo di vita’.
‘Casi come il suo – conclude Manconi – evidenziano la necessità di una valutazione attenta della storia individuale di ciascun migrante e della necessità di assicurare adeguata protezione e un percorso di inserimento nella nostra società soprattutto a chi non ha alcuna possibilità di vita nel paese d’origine’.

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