“Oggi ho letto le interviste del presidente. Conte nega in modo reciso di pensare ad una sua lista. Io gli credo”.
Così il capogruppo del Pd a Palazzo Madama Andrea Marcucci in un’intervista ad Affari Italiani.
“Il premier-argomenta il capogruppo- sa bene che il suo è un governo di coalizione, composto da M5S, Pd, Italia Viva e Leu. In un governo di coalizione serve sempre accordare le voci tutti insieme e le fughe in avanti sono in ogni caso fortemente sconsigliabili. Poi basta entrare nel contesto che l’Italia sta vivendo per rendersi conto che abbiamo bisogno di tre cose: coerenza, coesione e concretezza”.
Il capogruppo dem torna poi a soffermarsi sul Mes: ” Vale il principio di realtà. Esiste oggi in Italia un prestito a tassi così favorevoli come il Mes? Se la risposta è sì, sono pronto a ricredermi, se la risposta è no, utilizziamo il Mes. Anche in questo caso nessun colpo di mano, voterà il Parlamento, ma sottolineo che sul Mes siamo riusciti a strappare persino tassi negativi”.
Mentre sugli Stati Generali, Marcucci sottolinea: ” L’idea di fare il punto sul recovery plan nazionale nasce in casa Pd. Serve un appuntamento istituzionale che faccia il punto della situazione, mettendo in campo la capacità di ascoltare tutti: imprese, sindacati, categorie, terzo settore. Ha detto oggi giustamente il viceministro al Mef Antonio Misani: il recovery plan nazionale è un piano per il Paese, non riguarda la maggioranza. Per questo è un errore mortale quello della destra che ha scelto ancora una volta di non esserci”.


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