“Lo stock dei crediti deteriorati è il problema principale del sistema bancario italiano. Oltre alla profondità della crisi economica, la causa del rapido incremento dei crediti deteriorati accumulati negli ultimi cinque anni risiede nella lunghezza dei tempi medi di recupero dei crediti. Rispetto ai duecento miliardi di crediti lordi, accumulatisi con tempi di recupero medi di sette anni e mezzo, la riduzione a sei, cinque, quattro e tre anni comporterebbe rispettivamente uno stock di 185 miliardi, 173 miliardi, 163 miliardi e 153 miliardi”. Così il senatore Mauro Maria Marino, presidente della Commissione Finanze e tesoro riassume l’esito dell’analisi illustrata dal prof. Giuseppe Lusignani nel corso dell’audizione a Palazzo Madama: “È decisivo modificare le norme, ma anche organizzare meglio il lavoro dei tribunali. La simulazione offerta alla Commissione Finanze dal prof. Lusignani” – prosegue Marino – “mostra anche gli effetti positivi sui prezzi di cessione dei crediti deteriorati e cartolarizzati a beneficio di tutto il sistema bancario. Sono certo che nei prossimi giorni il Governo adotterà specifiche misure per ridurre i tempi medi di recupero dei crediti, agendo sul fattore più rilevante di fragilità del sistema. Insieme all’adozione del sistema unico di assicurazione dei depositi” – conclude Marino – “il pronto recupero dei crediti costituisce un fattore di consolidamento prospettico dell’intero sistema bancario”.


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