“La libertà di coscienza è uno dei tratti identitari del Pd, fin dalla sua nascita, e in un dibattito delicato e complesso come quello del fine vita non può di certo essere negata. Per quanto mi riguarda, ho sempre cercato di conciliarla con un principio di responsabilità verso la comunità di cui faccio parte. In questo senso, alla consigliera Anna Maria Bigon non è stato chiesto di rinunciare alle sue convinzioni ma, visti i numeri in Consiglio regionale, di non partecipare al voto per non compromettere l’approvazione finale della legge. Ovviamente, in un partito grande e plurale, oltre alla libertà di coscienza c’è anche la libertà di critica rispetto alle decisioni che vengono assunte. Detto questo nessuno, nel gruppo dirigente del Pd, ha mai parlato di provvedimenti disciplinari, sanzioni o sospensioni. Ora è il momento di riprendere il dibattito politico e di lavorare per giungere alla definizione di un quadro normativo nazionale sul tema del fine vita, rilanciando il disegno di legge depositato al Senato nel corso di questa legislatura e già approvato dalla Camera nella scorsa”. Così in una nota Andrea Martella, Senatore Pd e segretario regionale Pd Veneto.


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