“Con tutta evidenza il governo e la maggioranza che lo sostiene non ritengono importante la tutela di Venezia, né reputano necessario arginare il fenomeno della subsidenza, particolarmente grave nel Polesine”.
Questo il commento del senatore e segretario regionale del Partito democratico, Andrea Martella, dopo che il voto di fiducia al Decreto Energia ha fatto decadere l’emendamento presentato dal Partito democratico al Senato. L’emendamento chiedeva di sopprimere la norma introdotta dal governo che consente lo sfruttamento delle concessioni esistenti, o il rilascio di nuove, per la coltivazione di gas naturale nel tratto di mare compreso tra il 45° parallelo Nord e il parallelo distante da quest’ultimo 40 chilometri e che dista almeno 9 km dalla costa.
“Si tratta di un’area dove finora le trivellazioni erano vietate per motivi ambientali e di sicurezza legati a pericolosi fenomeni di subsidenza in grado di recare danno oltre che alle aree del Veneto prossime al Delta del Po, anche alla Laguna di Venezia”, sottolinea ancora Martella. “L’emendamento soppressivo da noi proposto era volto a tutelare quest’area da trivellazioni del tutto insignificanti per il fabbisogno energetico del Paese e ad evitare che si producano gravi danni per i territori del Veneto”.


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