“Dietro i gazebo della Lega si nasconde chiaramente una campagna studiata a tavolino. Per tentare di forzare e superare le norme giuridiche che impediscono a Zaia di ricandidarsi per il suo quarto mandato. Con il risvolto patetico di un presidente che pateticamente spaccia le 12 mila firme raccolte come chiamata di popolo per la sua ennesima ricandidatura”. Lo dice Andrea Martella, senatore e segretario regionale del Partito Democratico in Veneto.
“Mentre noi ci occupiamo di raccogliere le firme per la sanità a tutela della salute dei cittadini – prosegue Martella- la Lega si occupa di Zaia, come se questa fosse una priorità per i veneti. Il ciclo politico del centrodestra si sta avviando alla fine e si chiude male: per le divisioni, la lotta di potere, gli insuccessi, le promesse mancate e, appunto, per queste spasmodiche ambizioni personali lontane dai bisogni dei cittadini”.