‘La Lega è in campagna elettorale, ha paura di scomparire alle prossime consultazioni e dunque ha bisogno di pretesti per squadernare tutti i suoi slogan razzisti, xenofobi e sessisti. La verità è che il quotidiano La Padania, che nessuno vuole chiudere o sequestrare come in modo vittimistico denunciano in queste ore gli esponenti del Carroccio, sta oltrepassando il limite della libertà di informazione, fomentando l’odio razziale contro la prima donna di origine africana ministro della nostra Repubblica. Cecile Kyenge costituisce, per la sua stessa presenza nel governo Letta, la prova concreta dell’anacronismo delle concezioni della Lega sull’immigrazione, sull’integrazione e sulla stessa società italiana, che è da tempo aperta e multiculturale. Alla Lega, che tanto oggi si agita, chiediamo rispetto per le istituzioni e i suoi rappresentanti e per i principi fondamentali della nostra Costituzione’. Lo dice Claudio Martini, vice presidente vicario del gruppo del Pd al Senato.

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