‘Questo decreto consente di fare un ulteriore passo avanti sulla cultura e sul turismo, con una selezione di temi assolutamente prioritari, come per esempio l’intervento privato per la manutenzione degli immobili culturali e storici che altrimenti sarebbero a rischio di degrado assoluto. Sulle fondazioni lirico-sinfoniche, di cui ho sentito parlare come di una ‘questione eterna’ mi preme sottolineare che l’intento è di completare un’operazione in modo virtuoso’. Lo ha detto in Aula Claudio Martini, vicepresidente vicario del gruppo del Pd. ‘E’ vero – ha proseguito Martini – il fondo di rotazione a disposizione delle fondazioni lirico-sinfoniche viene finanziato con altri 50 milioni. Ma sapevamo dal principio, da quando il fondo è stato costituito, che sarebbero state necessarie altre risorse per portare fuori dalla crisi le fondazioni lirico-sinfoniche. Fare un intervento fino in fondo significa farlo in modo rigoroso e quindi credibile. E’ questa la finalità: stimolare le sovrintendenze, le direzioni amministrative e, in qualche caso, i commissari a completare l’opera del risanamento. Non ci si deve rilassare e per questo abbiamo chiesto al ministro Franceschini che al più presto si riferisca in Parlamento sullo stato di avanzamento, poiché crediamo di poter dire che questa volta l’operazione si possa chiudere senza che siano necessarie risorse aggiuntive. Ho inoltre presentato un ordine del giorno per trovare risorse, anche ritagliando uno spazio nel FUS, la musica contemporanea: nel nostro Paese si svolgono festival, rassegne musicali, corsi per giovani musicisti e i nostri compositori ed esecutori hanno un eccellente livello. Tutte iniziative vale la pena sostenere’.

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