Necessario aumento risorse per Fondo non autosufficienza in Legge di Stabilità
‘Oggi è la ‘Giornata Internazionale del malato di Alzheimer’, la malattia più diffusa tra le forme di demenza, con quasi 1 milione e 250 mila di malati in Italia e circa 46 mln nel mondo. Ogni 3 secondi, nel mondo, una persona si ammala per demenza e l’Alzheimer ne è la forma più comune ( 60% di tutti i casi di demenza). E’ necessario che la ricerca scientifica sulle cause si sviluppi ulteriormente, così come è altrettanto importante che nella programmazione socio-sanitaria e nella organizzazione dei servizi, anche domiciliari e residenziali, si tenga conto della necessità di presa in carico delle persone affette da patologie neurologiche con deficit enormi e del sostegno alle famiglie dei malati’. Lo afferma la senatrice del Pd Donella Mattesini della commissione Sanità.
‘Nella scorsa legge finanziaria – ricorda Mattesini – abbiamo riattivato il Fondo per la non autosufficienza, completamente azzerato dai governi di centrodestra, continueremo a lavorare affinché nella prossima Legge di stabilità si trovino le risorse aggiuntive necessarie ad affrontare il problema della cronicità che, dato l’invecchiamento della popolazione, sta diventando anche nel nostro Paese una vera emergenza. Non va però dimenticata l’importanza della prevenzione che può ritardare l’insorgere di malattie legate alla demenza e ad altre patologie neurovegetative mantenendo attivi i nostri anziani e riconoscendo un alto valore sociale al ruolo che svolgono nella comunità. Sempre nell’ambito del monitoraggio dei malati di Alzheimer voglio sottolineare l’importanza del protocollo per la geo localizzazione delle persone scomparse affette da gravi patologie neurodegenerative che sarà firmato oggi al Viminale d’intesa tra il ministero dell’interno,il commissario straordinario del governo per le persone scomparse, il Ministero della Salute e il Ministero del Lavoro. Ben venga ogni nuovo strumento che può rivelarsi utile ad alleviare la sofferenza di chi è affetto da una grave malattia come l’Alzheimer, Bisogna continuare su questa strada’, conclude Mattesini.

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