L’ esecutivo Meloni è «un governino», sui diritti si rischia un «gigantesco
salto all`indietro» e il Pd farà «opposizione dura» per «limitare i danni che questa maggioranza può fare al Paese».

Marco Meloni, senatore Pd, coordinatore della segreteria e fedelissimo di Enrico Letta boccia senza appello il nuovo governo. Non salvate niente?

«Obiettivamente è un “governino”, con i piedi di argilla e conflitti di interessi in alcuni casi lampanti. C`è un grande problema di credibilità internazionale, di qualità e autorevolezza nella sua composizione. Peraltro, tra i ministri ci sono molti senatori: spero che questo renda più efficace l`opposizione che faremo in Senato…»

In pochi giorni hanno risolto uno scontro che sembrava fatale. Troveranno maggiore compattezza?

«Possono anche fingere di archiviare quello scontro per due giorni. Ma c`è un intero gruppo parlamentare che ha applaudito le dichiarazioni inaudite di Berlusconi. Può correggersi e dichiarare fedeltà alle alleanze internazionali finché vuole, ma ha detto cose che mettono Forza Italia fuori dal contesto europeo e atlantista. E c`è la Lega alleata del partito di Putin. Bisognerà vigilare moltissimo, è davvero un grande vulnus di credibilità per il nostro Paese».

Non va bene Tajani agli Esteri, anche se ha sempre avuto posizioni europeiste?

«Non do giudizio sulla persona, è vero che il suo curriculum è quello. Ma vorrei sapere se ha applaudito le parole di Berlusconi. Questi equivoci durano qualche giorno: deve scegliere la fedeltà al partito o al Paese. Immagino che sarà fedele al Paese. Ma la conseguenza dovrebbe essere l`uscita da Fi».

Il vero fronte sarà quello dei diritti?

«Il fronte sarà anzitutto quello del contrasto alla recessione, il sostegno all`economia. E non crediamo che questo governo sia attrezzato per affrontare queste sfide. Sul tema dei diritti c`è da piangere, ma soprattutto da combattere. Questo governo è un gigantesco salto all`indietro, ha un approccio oscurantista. Se dovesse realizzare le politiche descritte dalla ministra Roccella sarebbe qualcosa di incompatibile con un governo moderno, occidentale, che riconosce davvero i diritti di tutte le persone».

Letta ripete: dureranno poco. Lo pensate davvero?

«Noi faremo opposizione durissima. Se – come credo –non saranno in grado di fare ciò di cui l`Italia ha bisogno è bene che si limiti il danno che possono fare al Paese».

Se il governo non dovesse farcela, direte no a una nuova unità nazionale?

«Le forze di opposizione devono creare una prospettiva di governo opposta rispetto a questa e devono farlo insieme. Ma devono farlo nel Parlamento e nel Paese. E’ una proposta alternativa deve avere una legittimazione dal voto popolare».

Il clima non è dei migliori, accusate Calenda e Renzi di voler fare da stampella a Giorgia Meloni…

«Il modo migliore perché loro smentiscano questo sospetto è accogliere l`invito a coordinare le opposizioni. Ricordino chela campagna elettorale è finita, che l`avversario non è il Pd ma questa ultra-destra reazionaria. Chi non vuole realizzare questo disegno, dopo aver favorito la loro vittoria il 25 settembre, rischia ora di consolidare la maggioranza».


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