“Se quanto hanno dichiarato la Commissione di inchiesta e il ministero sulla situazione del Ponte Morandi verrà confermato, saremmo di fronte a un fatto gravissimo. Il management del concessionario e chi del ministero avrebbe dovuto svolgere il ruolo di controllo e non lo ha fatto, dovranno pagare. Ora però è il momento della concretezza. Il governo ha raccontato per giorni che dopo il crollo del ponte Morandi si sarebbe ricostruito subito, e, invece, dopo oltre un mese non c’è neanche il decreto. E il decreto non c’è perché, anziché scegliere la via più semplice, cioè rispettare la convenzione e far ricostruire il ponte ad Autostrade, si è scelto di fare diversamente e anche di inserire norme sulla ricostruzione sui terremoti. Ma anche a decreto vigente, si dovrà attendere la nomina del commissario per Genova e quindi passerà altro tempo, perché quel nome nel testo non c’è”. Lo ha detto a Tagadà su La7 il senatore Franco Mirabelli, vicepresidente del gruppo del Pd al Senato.

“Per quali ragioni – ha proseguito Mirabelli –  per nominare il commissario occorre attendere il decreto e poi altri 10 giorni, mentre invece si sarebbe potuto nominarlo subito e discutere con lui anche i poteri necessari e renderlo


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