“Il reato contestato al vicecomandante del NOE, ufficiale dei carabinieri, è stato inserito nel 2016 nel codice penale con la legge 133. La legge è stata fortemente voluta dalle associazioni delle famiglie delle vittime delle stragi avvenute in Italia, dalla stazione di Bologna ad Ustica, dalle stragi sui treni a Piazza della Loggia.
La gravità e la portata eversiva del reato è chiara anche dalla entità della pena che va da 3 a 8 anni e nel caso aggravato da 6 a 12 anni.
Il reato punisce il pubblico ufficiale o l’incaricato di pubblico servizio che dolosamente impedisce ostacola o svia le indagini o un processo penale, modifica lo stato dei luoghi o formula affermazioni false o reticenti.
E’ un reato gravissimo e nel caso Consip, se fosse provato, avrebbe una portata addirittura eversiva poiché diretto contro il presidente del Consiglio in carica, cioè una della cariche più importanti dello Stato che dovrebbe essere protetto proprio da coloro che invece si sarebbero adoperati nella commissione del depistaggio”. Lo dichiara il senatore del Pd Franco Mirabelli, capogruppo Pd in Antimafia.