“Sei mesi fa il governo stimava una crescita del 4,7%, nel DEF siamo scesi al 2,9%, l’Fmi è più pessimista e prevede 2,3%. Il governo finora ha fatto cose importanti, stanziando oltre 15 miliardi per il primo semestre per aiutare famiglie, imprese, enti territoriali. Con il DEF ha deciso di utilizzare il margine reso disponibile dall’andamento dei conti pubblici e ha preannunciato un nuovo provvedimento, da emanare nei prossimi giorni. E’ una decisione che condividiamo, nella consapevolezza che difficilmente il nuovo decreto sarà sufficiente ad affrontare tutti i nodi aperti. La verità è che saranno necessari ulteriori interventi e ulteriori risorse, che possiamo trovare rafforzando la tassazione degli extraprofitti. Lo scostamento di bilancio rimane un’extrema ratio. Non ci sfuggono le criticità dal punto di vista dei conti pubblici. Ma di fronte a questa crisi, serve un cambio di passo”. Lo ha detto il senatore Antonio Misiani, capogruppo del Pd nella Commissione Bilancio, nella dichiarazione di voto in Aula per il gruppo Dem.
“Abbiamo condiviso e sosteniamo – ha proseguito Misiani – le proposte del governo di un tetto europeo al prezzo del gas e di un diverso meccanismo di formazione del prezzo dell’elettricità, le azioni messe in campo per diversificare i Paesi fornitori, per aumentare la produzione nazionale di gas e sburocratizzare l’iter per le rinnovabili. Al governo chiediamo anche un’azione di ampio respiro sul versante dell’efficienza e del risparmio energetico. La difesa del potere d’acquisto dei salari, degli stipendi e dei redditi è un punto determinante per la tenuta sociale del Paese. Le misure in vigore fino a giugno vanno prorogate, almeno per un altro trimestre, ampliando ulteriormente la platea degli aventi diritto ai bonus sociali luce e gas. Dobbiamo evitare che milioni di lavoratori scivolino sotto il livello di povertà. Serve un cambio di passo anche per le misure a sostegno delle imprese, la via maestra, però, è un intervento di ampia portata per sostenere i redditi”.


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