“Con la legge di bilancio il governo ha
colpito ingiustamente una categoria, gli agenti e i broker
assicurativi, che vede il proprio reddito certificato
all’origine dalle compagnie assicurative, spacciando per lotta
all’evasione una norma tecnicamente priva di senso, che
produrra’ danni rilevanti ai soggetti interessati togliendo
liquidita’ alle agenzie e mettendo a rischio la sopravvivenza di
quelle di minore dimensione”. A dirlo e’ Antonio Misiani,
responsabile Economia e finanze del Pd.
“Nonostante le proteste delle associazioni di categoria e gli
emendamenti presentati, tra i quali uno del Pd a mia prima
firma, il governo ha confermato la scelta, prevista nell’art. 23
della legge di bilancio, di estendere anche agli agenti e ai
mediatori di assicurazione l’applicazione delle ritenute a
carico dei soggetti che corrispondono provvigioni. La previsione
di incasso scritta nella relazione tecnica della legge di
bilancio e’ molto rilevante, ben 587 milioni di euro nel 2024,
ma rimarra’ in gran parte sulla carta: le stime si basano
infatti su ipotesi di evasione fiscale fantasiose e
inverosimili, visto che gli intermediari ricevono le provvigioni
con mandati di pagamento sempre tracciati”, osserva ancora.
“Il risultato di queste decisioni e’ un doppio danno: da una
parte una ingiusta penalizzazione di chi le tasse gia’ le paga,
e dall’altra la previsione di coperture fragili e irrealistiche
nella legge di bilancio. E’ un pessimo modo di agire”, conclude
Misiani.


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