“Il rafforzamento della deterrenza è una questione che nessuno in Europa può permettersi di sottovalutare, ma avviare una disordinata corsa agli armamenti su scala nazionale è una risposta largamente inefficace”. Lo dice il senatore Antonio Misiani, responsabile economico del PD. “I 27 Paesi dell’Unione insieme al Regno Unito nel 2023 hanno speso per la difesa oltre 350 miliardi di dollari, il triplo della Russia. Ma – prosegue Misiani – se esistesse un esercito UE, conterebbe 178 sistemi d’arma diversi, rispetto ai 30 degli USA: un collage costoso, inefficiente e largamente dipendente dalle importazioni. Per questo, quello di cui abbiamo bisogno non è un mero via libera al riarmo dei singoli Paesi, ma un piano per la difesa comune europea, un programma di investimenti comuni per l’autonomia strategica dell’Unione, superando la frammentazione industriale e tecnologica e la dispersione di risorse che indeboliscono la capacità dell’Europa di affrontare le minacce esterne”.
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